Micotossine, i test per la tutela del consumatore

Cosa sono le micotossine

Le micotossine sono metaboliti secondari prodotti da muffe e funghi durante il loro sviluppo su substrati organici, in condizioni particolari di umidità e temperatura. Sono responsabili delle micotossicosi, ossia intossicazioni dovute ad ingestione di alimenti contaminati da questi metaboliti e possono avere effetti anche gravi sulla salute dell’uomo e degli animali.

I miceti si sviluppano essenzialmente sui foraggi che possono contaminarsi in campo o nel trasporto o durante la conservazione, che può anche protrarsi a lungo nel tempo. 

Aflatosssine, sorvegliati speciali anche dalla direttiva UE

Uno dei principali gruppi di micotossine è quello delle Aflatossine che sono dichiarate cancerogene dallo IARC e vengono prodotte dai funghi del genere Aspergillus. Esse sono divise in Aflatossina B1, Aflatossina G1 e i loro rispettivi derivati Aflatossina B2 e Aflatossina G2. Delle quattro, la più diffusa nei prodotti alimentari è l’Aflatossina B1 che oltretutto è una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità. Inoltre, se l’animale ingerisce alimenti contaminati, tale micotossina può venire riscontrata sotto forma del suo metabolita Aflatossina M1 nel latte destinato al consumo umano ma anche in tutti i prodotti lattiero-caseari.  

Ai fini della tutela della salute pubblica è opportuno mantenere le Aflatossine al livello più basso ragionevolmente conseguibile. E’ opportuno che a tutte le materie prime per mangimi si applichi lo stesso livello massimo di aflatossina B1. Per rispettare questo obiettivo sono stati prefissati a livello europeo i livelli massimi di questi contaminanti, con la Direttiva 2002/32/CE per gli alimenti per animali e con il Regolamento (UE) 2023/915 della Commissione del 25 aprile 2023 per gli alimenti ad uso umano.

 
Palazzo dell'Unione Europea - regolamentazione sulle micotossine
I miceti si sviluppano essenzialmente sui foraggi che possono contaminarsi in campo o nel trasporto

I test di Laboratori Vailati sulle micotossine

Il nostro metodo per l’analisi delle micotossine consiste in un’estrazione con solvente e purificazione da tutte le sostanze interferenti tramite QUECHERS. Il campione viene poi filtrato e analizzato in LC-MS ad alta risoluzione. La cromatografia liquida associata alla spettrometria di massa permette l’identificazione contemporanea di molteplici molecole in matrici complesse a livelli di concentrazione ppb e ppt. 

Per l’analisi giornaliera della Aflatossina M1 nel latte invece sfruttiamo il metodo E.L.I.S.A. che permette l’analisi di numerosi campioni in contemporanea.  Il test si basa sul saggio immuno-assorbente legato ad un enzima. I pozzetti della micro-piastra sono rivestiti con anticorpi specifici a cui l’Aflatossina M1, se presente, va a legarsi. Dopo le reazioni che avvengono all’aggiunta di enzima coniugato e substrato cromogeno, viene effettuata fotometricamente la misurazione dell’intensità della colorazione a 450nm e confrontata con la curva standard e con materiali di riferimento ufficiali.

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